Fabio Canessa incontra Bozena Krol Legowska 

Illuminazioni led su supporti riciclati raccontano il flusso di notizie mediatiche che ci investe ogni giorno con registro ironico e satirico, “perché la satira alleggerisce la drammaticità degli eventi rendendoli più digeribili, quasi fiabeschi”, spiega Bozena. Mentre la mente è occupata dai contenuti della narrazione, l’inconscio coglie il messaggio implicito, superando il vaglio del pensiero razionale. Così le resistenze vengono aggirate e le persone si lasciano suggestionare inconsapevolmente, reagendo empaticamente a stimoli che non hanno corrispondenza con l’esperienza personale e diretta. Le fiabe si insinuano nella memoria e, plasmando il nostro senso critico, possono essere pericolose … quelle che si rivolgono all’immaginario del pubblico con voce omologata, quelle che – rappresentando uno degli strumenti privilegiati dell’autorità – disinnescano la capacità creativa delle persone e la strumentalizzano. Vogliono denunciare la semplicità disarmante con cui le persone, nella attuale civiltà dell’informazione, si documentano superficialmente maturando con facilità posizioni impersonali, radicali e impulsive. “La realtà è spesso distorta oppure nascosta. Il mio compito – dice Bozena – non è svelare la verità ma denunciare i paradossi, le zone d’ombra, le ambiguità”. Quindi rimarremo per metà vittime, per metà complici. Come tutti, del resto. (dal testo di Mauro Papa – direttore CEDAV e Fondazione Grosseto Cultura. Estratto del catalogo in mostra).